La nascita di Eleonora

Avevo sentito parlare della tecnica del Rebirthing e della possibilità di rivivere, attraverso il respiro circolare, la forte emozione della propria nascita. Devo essere sincera: il pensiero non mi entusiasmava per niente…impensabile… rivedere mia madre che partorisce! E, come qualcosa che non è maturo, l’avevo messo a riposo in un angolino ma puntualmente, come un richiamo, si riaffacciava alla mente. La razionalità non arriva a spiegare come possa accadere, infatti occorre abbandonarla insieme alle proprie convinzioni e agli atteggiamenti limitanti che, formando maglie sempre più fitte, diventano un ostacolo alla conoscenza. Ognuno sceglie la strada migliore per sé quando lo ritiene opportuno. E così, dopo 2 anni, è maturato il desiderio di crescita personale che mi ha portato a “scegliere” come rebirther, Fabiola. “Tutto succede nel momento giusto”. E lei era lì, pronta ad accogliere tutta me stessa e ad accompagnarmi con pazienza e senza pregiudizio sulla via della consapevolezza. Con l’idea di non nascondermi nulla, è iniziato il mio lavoro di responsabilità, ed ogni seduta di dialogo e di respiro circolare mi portava a dei piccoli cambiamenti, che in modo evidente, mi facevano stare meglio. Inaspettatamente, giunta alla sesta seduta, è successo! Il mio “viaggio” è iniziato con una musica di sottofondo molto piacevole con delicate note di pianoforte che hanno immediatamente fatto vibrare il mio lato più sensibile, ricordandomi uno dei miei compositori preferiti. In quell’istante ho accennato un sorriso, ringraziando silenziosamente Fabiola per l’immediata sintonia armonica che era riuscita a creare. Mentre ero cullata dallo splendido brano, la mia memoria mi ha catapultata a ritroso nel grembo di mia madre. Un’esperienza fortissima. Una mamma non può spiegare fino in fondo cosa si prova durante il parto… figuriamoci mettersi dalla parte del nascituro! Il senso di completezza, di fare parte dello stesso respiro, di partecipare a quel dolore necessario misto alla sensazione di gioia di un atto così bello come essere pronti per donare la vita. Sentivo tutto: dentro, la sofferenza di quegli attimi; fuori, le lacrime liberatorie che mi inumidivano il viso; dentro, l’assenza di mio padre; fuori, la dolce musica di sottofondo… e d’un tratto dentro, il segnale forte e chiaro di mia madre “è il momento giusto, siamo io e te. Ce la facciamo. Ti guido verso l’uscita”. Ho percepito la sua forza e la sua determinazione e avvertivo anche molta serenità intorno, nel rispetto del ritmo vitale e dei nostri tempi. Sono nata senza opporre resistenza. Mi sono ritrovata come un neonato, contemporaneamente dentro e fuori a respirare da sola per la prima volta, in modo quieto, piena di pace e di gratitudine verso mia madre. Ero al sicuro anche all’esterno, abbracciata dalla vita che lei mi aveva appena regalato e avvolta ancora dalla suggestiva melodia che non ha mai smesso di accarezzarmi. Ogni seduta ha la sua musica, e ogni musica risveglia delle particolari emozioni da integrare. È stato interessante infatti scoprire che la musica, dal nome “Maternity”, è stata scelta da Fabiola per indirizzare prima il mio respiro e poi le mie emozioni verso il tema della nascita. Fin dal momento dell’integrazione, subito dopo la seduta e da quel giorno, il 10 ottobre 2017, il benessere della mia rinascita me lo porto ovunque, consapevolmente con l’atteggiamento di chi grida “eccomi, sono venuta al mondo, guardate come sono bella!”. Ritrovarsi allo stesso tempo neonata e genitore di una piccola creatura meravigliosa. Sì, sono un genitore accogliente, responsabile e pieno d’amore… verso Eleonora!

Ancora un abbraccio a Fabiola che mi ha dato la possibilità di rinascere!

Per concludere, voglio soffermarmi su un antefatto che, visto col senno di poi, di casuale ha ben poco. Il giorno precedente, un mio caro amico, mi invita a fare insieme un giro per le chiese di Roma che espongono capolavori del Caravaggio. La prima che decidiamo di andare a vedere è la Basilica di Sant’Agostino, nei pressi di Piazza Navona. Dopo aver ammirato il dipinto, prima di uscire, in fondo, vediamo una grande statua piena di ex voto, che scopriamo essere anche molto venerata: la grande scultura di fronte a me raffigurava niente di meno che… la Madonna del Parto!

Eleonora